IL CARD. PAROLIN PRESENTA IL “SENSO DELLA SETE”

 

Il 13 Luglio a Palazzo Borromeo

su invito di Francesco Di Nitto, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede

 “Il senso della sete. L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità”  

di Fausta Speranza

è stato presentato  da:

Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano

Stefano Ceccanti, Deputato e costituzionalista

Pasquale Ferrara, Direttore Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Pier Giuseppe Fortunato, economista della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, UNCTAD

Plinio Perilli, Poeta

Ha moderato l’incontro  Manuela Tulli, giornalista ANSA

Per rivedere la diretta su Facebook http://www.facebook.com/events/763120458043390

Collegamento in diretta e video realizzati da Lorenzo Gabriele della FRAMEXS, società del regista Stefano Gabriele. 

 

 

foto di Vincenzo Antonio Ambasciano

foto di Maurizio Moretti

Rassegna Stampa:

La Gazzetta diplomatica

https://gazzettadiplomatica.it/il-senso-della-sete-presentato-allambasciata-ditalia-presso-la-santa-sede-il-libro-di-fausta-speranza/

Corriere della sera

Corriere della Sera 20220714pag7

Avvenire

https://avvenire-ita.newsmemory.com/?publink=4aa914529_134854f

La Voce

su LA VOCE_Una sete di senso_.14_07_22.word (1)

Osservatore romano

https://www.osservatoreromano.va/it/news/2022-07/quo-159/unita-e-non-divisione-di-fronte-alle-emergenze-mondiali.html

 

 

Radio Vaticana, Trasmissione speciale di Debora Donnini:

https://www.vaticannews.va/it/podcast/rvi-programmi/la-finestra-del-papa/2022/07/la-finestra-del-papa-seconda-parte-20-07-2022.html

L’acqua contro la sete: su L’Opinione delle libertà

L’ACQUA CONTRO LA SETE

Il libro “Il senso della sete” della scrittrice Fausta Speranza, giornalista inviata di Radio Vaticana e prima donna ad occuparsi di politica internazionale a L’Osservatore Romano, rappresenta un prezioso e informatissimo resoconto sul tema della distribuzione e del possesso delle fonti idriche nel mondo. L’Autrice si concentra sulle rotte che l’oro blu intraprende, con destinazioni spesso diverse da quelle dove esiste la maggiore necessità. L’acqua diventa immediatamente un’arma politica e di dominio. La sua scarsità può mettere in ginocchio intere aree del pianeta dove vivono faticosamente decine di popoli diversi destinati ad una dolorosa e lenta estinzione per siccità.

Il testo è costruito su una vasta raccolta di informazioni e di lunghe ricerche. Contiene interviste a responsabili di organizzazioni mondiali, a studiosi, a politici. L’Autrice parla di idro-politica creando un neologismo che spero abbia la giusta diffusione e fortuna. La definizione trova la sua espressione nella quasi totalità dei territori africani con la storia millenaria dei suoi fiumi più importanti ai quali sono legate le storie di popoli, lingue, filiere commerciali, vie carovaniere. La situazione di crescente scarsità di acqua attanaglia il sud America aumentando tensioni geopolitiche pregresse a malapena gestite per non esplodere in conflitti regionali disastrosi. Attualmente, i conflitti in corso per la detenzione dell’acqua sono oltre 500 nel mondo.

L’Autrice ha riportato un dato preoccupante che riguarda la dura contesa per il controllo delle fonti. Nel libro viene esplicitamente chiarito che secondo i trend attuali entro il 2050 saranno ben 5,7 miliardi gli umani esclusi dall’uso di acqua potabile! (pag. 55). La spinta alla privatizzazione dell’acqua per farla quotare perfino in Borsa non attenuerà l’insorgere di conflitti di magnitudine distruttiva crescente!

La tesi più interessante intorno alla quale il libro ha il suo fondamento è considerare l’acqua il primo dei diritti umani che costituisce l’architrave dei diritti sociali, economici, ecc. Mutamenti dei flussi idrici provocano migrazioni di crescente entità che vanno in parallelo con la privatizzazione dell’acqua. La destinazione più importante di questi spostamenti di masse umane è il continente europeo che rischia di essere la destinazione di almeno mezzo miliardo di persone. Il dissesto idrico in corso è la risultante del mutamento climatico causato – a detta di alcuni scienziati – da tanti fattori tra cui il cambiamento delle attività solari.

La presenza umana senza controlli continua ad incrementare l’inquinamento ambientale e le “isole di plastica” ne sono il segno più vistoso ed allarmante. La svolta climatica solare ha peggiorato gli effetti della mala gestione idrica.

I temi di questo informatissimo ed interessante testo sono distribuiti in tre parti. La prima con dodici paragrafi; la seconda con otto paragrafi; la terza con 17 paragrafi che trattano gli aspetti religiosi, e culturali dell’acqua per un totale di duecentocinquantacinque pagine ricche di notizie, fatti, suggestioni. Si apre al lettore un mondo di patrimonio culturale e spirituale di grande vastità, complessità, peso simbolico, che attiene agli uomini di ogni fase storica e di ogni latitudine.

Lo stile narrativo è piacevole grazie alla notevole esperienza professionale e allo spessore culturale dell’Autrice.

Un bel libro che si può leggere a più livelli: come un lungo racconto, come un saggio, come un rapporto informativo. Infine, è soprattutto un libro che va riletto e ripensato con calma perché lascerà il segno!

Fausta Speranza, Il senso della sete, Infinito Edizioni, 2021, Pag. 255, € 17,00.

http://www.opinione.it/societa/2022/07/11/manlio-lo-presti_acqua_idro_politica_diritti_siccit%C3%A0/

a Il senso della sete il Premio Letterario Ambasciatori 2022

Il 23 giugno 2022 l’annuncio:

Il senso della sete di Fausta Speranza, Infinito Edizioni, vince

il Premio Letterario Ambasciatori 2022

COMUNICATO STAMPA_Premio_Ambasciatori_2022

su L’Osservatore romano:

https://www.osservatoreromano.va/it/news/2022-06/quo-144/a-fausta-speranza-il-premio-letterario-ambasciatori-presso-la-sa.html

La cerimonia di consegna del Premio è prevista a settembre 2022

Sete di diritti: a dibattito su Oceani e sostenibilità, con Lizza, Rossi, Sassi, Taraborrelli

Fausta Speranza tra i relatori per parlare di SETE DI DIRITTI

8 giugno, Casa dell’Aviatore dalle 17:00 alle 20:00
su La Voce, pag. 10, articolo sul convegno:

2022-137

Video del convegno:

https://mail.google.com/mail/u/0/#inbox/lLtBPZwcMkbblHnDWNLQNkzXSWtcjqTFWCjbKwLVShtcjpnXzGjjXhzxmqFwsvdtKTkqSChP?projector=1

Rassegna Stampa – Acqua Clima e Migrazioni – completa

Thinking green: una prospettiva femminile che ribalti le logiche di potere

“Pensare green insieme – una prospettiva femminile sul cambiamento climatico e la sostenibilità” 

Fausta Speranza tra le relatrici

Tra i relatori del Simposio

promosso presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”,  il 17 maggio  2022 per iniziativa dell’Ambasciata di Israele presso la Santa Sede

da sinistra suor suor Linda Pocher che insegna teologia fondamentale all’Auxilium; suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; la moderatrice Nina Fabrizio, giornalista Ansa; la dottoressa Dalit Wolf Golan, vicedirettrice di Eco Peace Middle East, organizzazione che riunisce ambientalisti israeliani, palestinesi e giordani; la sottoscritta  Fausta Speranza

Un’occasione di riflessione,

ricerca,  dialogo per promuovere attività di cooperazione per  proteggere la  ‘casa comune’: il deterioramento ambientale globale ci chiama a rivedere le nostre politiche, a ripensare all’economia e allo sviluppo sociale in termini di sostenibilità. In questo senso la sottoscritta ha auspicato – considerato il tema del Simposio – un ribaltamento delle politiche conosciute, segnate da sempre da equilibri di potere. Un sistema “maschile” nel senso che indubitabilmente il potere in Occidente è stato sempre in mano a uomini. Non significa che tutti gli uomini siano uomini di potere ma si parla di sistema. In questo senso, nel sistema c’è bisogno di “femminile” inteso come alternativa a quel sistema di potere descritto. Dunque, non tanto e non solo più donne, ma più femminile. Significa persone “femminili” nel senso spiegato. Non donne mascolinizzate nel senso di avvezze alle stesse impostazioni mentali di potenza. 

Acqua clima e migrazioni: dibattito con illustri relatori l’8 giugno a Roma

Acqua, clima e migrazioni,   l’8 giugno a Roma alla Casa dell’Aviatore, Ministero della Difesa – dalla Fondazione Terrone.

RELATORI

da sin. Daniela Esposito moderatore; Ing. Francesco Terrone, Presidente della Fondazione;   Prof. Gianfranco Lizza; Prof. Gianluigi Rossi; Prof. Franco Salvatori; Dott. Pierluigi Sassi Innovation manager; Fausta Speranza; Prof. Mario Taraborrelli

 

 

 

 

 

Tutto quanto attiene la vita – umana, animale, vegetale – affonda le radici nell’acqua e più precisamente nei mari: l’ecosistema acquatico infatti è ciò che consente la vita sulla terra. Le terre emerse corrispondono soltanto a un quarto dell’intera superficie del globo e gli oceani contengono il 97 per cento dell’acqua presente sulla  Terra. Inoltre, gli oceani, grazie all’attività del plancton, generano oltre il 50 per cento dell’ossigeno presente sul pianeta.

La buona salute dei mari riflette anche un ritorno importante in relazione all’abbattimento dei gas serra: circa il 30 per cento dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo viene assorbito dagli oceani, così mitigando l’effetto negativo delle emissioni nell’atmosfera. Mantenere questo vitale sistema in efficienza è quindi fondamentale ed è indispensabile prendere una serie di misure come prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino (compresa la pesca intensiva), ridurre al minimo gli effetti dell’acidificazione degli oceani e attuare politiche ambientali di grande impatto per preservare tutte le aree costiere e marine. Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni Tale Obiettivo prevede di realizzare una crescita inclusiva che coinvolge le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, quella economica, quella sociale e quella ambientale.

Per ridurre le disuguaglianze, è necessario porre particolare attenzione ai bisogni delle popolazioni svantaggiate. Il Convegno intende affrontare la questione delle migrazioni: rendere più sicure e regolari la migrazione e la mobilità delle persone, anche attraverso l’attuazione di politiche migratorie ben gestite, oltre che agli obiettivi dell’Agenda 2030 risponde al dovere di salvaguardia e responsabilità che ogni essere umano ha nei confronti dei propri simili. Infatti, oltre a motivi legati a situazioni di guerra o di varia emergenza sociale, molte popolazioni sono costrette a esodi importanti per sfuggire a condizioni ambientali estreme che non ne consentono più la sopravvivenza a causa degli importanti rivolgimenti climatici di cui siamo tutti testimoni. Tali importanti fenomeni migratori spesso hanno come “via di fuga” il mare, ed ecco che l’Acqua assume il ruolo di veicolo di salvezza, in special modo in alcune aree del pianeta. Diviene pertanto necessario individuare politiche migratorie e politiche ambientali che prendano in considerazione tutti i fattori causa di tali esodi, esodi che spesso si traducono in ulteriori diseguaglianze tra le diverse popolazioni. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico Le importanti conseguenze che stiamo vivendo a causa delle modificazioni del clima trovano la loro ragione in una serie di fattori, in primis le emissioni di gas a effetto serra derivanti dalle attività umane. Il cambiamento climatico è assolutamente imparziale, interessando tutti i Paesi di tutti i continenti ma avendo impatto diverso sulle diverse popolazioni. Le persone più povere, infatti, sono anche le più indifese: gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo subiscono maggiormente le conseguenze dei devastanti fenomeni meteorologici quali alluvioni, esondazioni e uragani sui loro territori. Tali fenomeni vengono sempre più amplificati dall’aumento delle temperature: i dati sulle emissioni di CO2 indicano che, entro la fine di questo secolo, l’aumento della temperatura globale sarà di oltre 1,5°C rispetto al periodo che va dal 1850 al 1990; il livello globale medio dei mari, invece, è aumentato di ben 19 cm dal 1901 al 2010. Pertanto è fondamentale sensibilizzare innanzitutto la politica ma anche i semplici cittadini al contenimento delle emissioni di carbonio con comportamenti sostenibili.

Uno degli obiettivi fondamentali – dell’Agenda 2030 ma non solo – è migliorare l’istruzione e quindi la sensibilizzazione alla mitigazione del cambiamento climatico, in modo da ridurre l’impatto dell’effetto serra. Pertanto è fondamentale che sin dalla scuola primaria si cominci a insegnare una cultura per l’ambiente e dell’ambiente che altrimenti vedrà le future generazioni alle prese con problemi insormontabili.

L’agenzia giornalistica 9Colonne presenta Il senso della sete

 un Libro per nuovi diritti

Libri

Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo “Speciale libri” illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

IL SENSO DELLA SETE: SE ANCHE L’ACQUA E’ QUOTATA IN BORSA

Il 22 marzo scorso sì è celebrato il 30° anniversario della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite all’interno delle direttive previste dall’Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. Fausta Speranza, autrice del libro dal titolo “Il senso della sete. L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità” ricorda che “secondo le stime del Water Grabbing Observatory, nel 2030 il 47 per cento della popolazione mondiale vivrà in zone a elevato stress idrico, che significa elevatissimo stress sociale. “L’oro blu” è in grado di scate­nare carestie e guerre e l’acqua potabile, in particolare, rappresenta il primo diritto da tutelare in tema di salute. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il 28 luglio 2010, ha incluso l’accesso ai servizi igienico-sanitari e all’acqua potabile tra i diritti umani universali e fondamen­tali. Ma le risorse idriche non sono distribuite in modo equo e questo diritto è più “fluido” che mai. Intanto, è accaduto un fatto tanto poten­zialmente dirompente quanto impensabile: l’acqua quotata in Borsa. Fausta Speranza è giornalista inviato Esteri dei media vaticani: al Radiogiornale internazionale di Radio Vaticana dal 1992 e nel 2016 chiamata nella redazione esteri de L’Osservatore Romano quale prima donna a occuparsi di politica internazionale nel quotidiano della Santa Sede. Nel 2000 ha lavorato con Sergio Zavoli per la realizzazione di due programmi Rai TV, Diario di un cronista e Viaggio nella scuola. Ha collaborato con Limes, RadioRai (rubriche Pianeta Dimenticato e Inviato Speciale), Famiglia cristiana e – occasionalmente ma pubblicando in Prima pagina – con il Corriere della Sera e Il Riformista.

https://www.9colonne.it/353791/da-streghe-malvagie-a-donne-coraggiose-un-libro-per-nuovi-diritti#.Yj8mbFjMKMJ

Acqua e guerra in Ucraina: a Radio Anch’io per parlare di geopolitica delle risorse idriche

in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua   22 Marzo 2022

ospite di Giorgio Zanchini a Radio Anch’io GR1 nella trasmissione del 23 Marzo 2022 intitolata

Zelensky al Parlamento italiano e le risposte della politica. Crisi climatica e siccità:

https://www.raiplaysound.it/audio/2022/03/Radio-anchio-del-23032022-f261b178-4c05-4fb8-a41d-af06fc48bd64.html