San Giovanni in Laterano, una rassegna di eventi per celebrarne gli splendori

Famiglia Cristiana

8 Novembre 2023

08/11/2023  Concerti, mostre, celebrazioni e convegni e altre iniziative per i 1700 anni dalla nascita. «Il luogo dove la prima famiglia cristiana si è costituita intorno al vescovo di Roma», lo ha definito il cardinale vicario Angelo De Donatis

La presentazione delle iniziative.

 «Il luogo dove la prima famiglia cristiana si è costituita intorno al vescovo di Roma». Così il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale del Papa per la Diocesi di Roma e arciprete della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano, ci parla proprio della “cattedrale di Roma” e dell’annesso Palazzo del Laterano. L’occasione è la presentazione delle molteplici iniziative per celebrare i 1700 anni della chiesa comunemente nota come basilica di San Giovanni, questa mattina in Vicariato. Primo appuntamento è la celebrazione solenne di domani pomeriggio, 9 novembre, Festa della Dedicazione. Poi, a conclusione di un anno che prevede anche dibattiti, visite culturali, concerti, il 9 novembre 2024 il cardinale De Donatis annuncia che ci sarà il Papa. Prima ancora, il 24 gennaio prossimo, il vescovo di Roma sarà in Vicariato per incontrare il clero.
«Il primo Battistero ufficiale, che ha annunciato al mondo la maternità della Chiesa in un contesto di bellezza». Con queste parole, monsignor Marco Frisina, direttore del coro della Diocesi di Roma, confida la gioia con cui ha preparato nuove composizioni per le celebrazioni solenni, annunciando che guiderà nella Arcibasilica Lateranense un concerto natalizio il 17 dicembre e poi un altro il primo novembre 2024. «L’arte ha dato espressione a quello che la fede ha ispirato, ci dice monsignor Frisina, sottolineando l’urgenza di riscoprire valori storici e spirituali».

Parlando con monsignor Guerino Di Tora, vicario del Capitolo Lateranense, scopriamo che c’è un altro tipo di bellezza da recuperare: l’immagine di famiglie intere, con donne che allattano e bambini che giocano. È quanto accadeva al suo interno – ci assicura – quando è stata costruita la Basilica, che ha rappresentato all’epoca il primo edificio di culto ufficiale. Rappresentava «il primo grande luogo di riunione e di comunione, di incontro, e si arrivava da tutte le parti della città e anche dai suburbi, in abiti eleganti o in vesti  popolane».
La bellezza non può essere fine a se stessa, raccomanda padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato, ricordando le urgenze tra guerre e crisi di cui la cronaca è piena. «Nella maestosa magnificenza della madre di tutte le chiese dobbiamo riuscire a vivere questo anniversario con la speranza della pace nel cuore; la bellezza deve aiutarci ad essere davvero pietre belle perché vive di una Chiesa vicina a chi soffre», ribadisce.

Vicende secolari e preziosità artistiche emergono nelle parole di monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria della Diocesi di Roma, che cura il ciclo di incontri di carattere religioso-culturale in Vicariato, nelle seguenti date: 14, 21-28 novembre prossimo; 5 dicembre prossimo.
A proposito di “pietre vive”, monsignor Lonardi ci ricorda che sono tante le opere d’arte di rilievo all’interno di quella che definisce “la chiesa modello di tutte le altre” ma suggerisce anche di approfondire aspetti noti, come concili ecclesiali e incoronazioni, ma anche fatti di storia vissuta come quanto accaduto durante la seconda guerra mondiale, quando circa mille persone dell’intellighenzia d’opposizione al regime nazi-fascista hanno trovato rifugio in Vicariato, «personaggi di diversa estrazione accomunati dal bisogno di opporsi alla violenza e all’oppressione, da Alcide De Gasperi a Pietro Nenni».

Si capisce la ricchezza di una storia che riconosciamo sia iniziata nel 324, anche se alcuni suggerirebbero di anticipare al 318. La Basilica del Laterano viene consacrata il 9 novembre di 1700 anni fa dall’allora Papa Silvestro I, poi divenuto santo, il cui pontificato coincise con il lungo impero di Costantino, il primo imperatore romano ad accettare il cristianesimo segnando il passaggio dalla Roma pagana alla Roma cristiana. I terreni donati alla Chiesa per costruirvi una domus ecclesia, secondo gli Annali di Tacito, erano appartenute alla potente famiglia dei Laterani. Papa Silvestro intitolerà la patriarcale arcibasilica lateranense a Cristo Salvatore. Solo durante il XII secolo fu dedicata anche a San Giovanni Battista.     Il palazzo Lateranense per oltre dieci secoli è stata la residenza papale prima che i Papi si trasferissero ad Avignone, durante il periodo della cattività avignonese, e successivamente decidessero di spostare la residenza in Vaticano. Tra le sue mura si sono svolti duecentocinquanta Concili, cinque dei quali ecumenici, tra cui il Lateranense IV, nel 1215, considerato dagli storici uno spartiacque fondamentale nel Medio Evo per l’idea di una società cristiana universale.

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