Se l’acqua è sacra

22 Marzo 2023

Se l’acqua è sacra è il titolo del video presentato nella Giornata Mondiale dell’Acqua 2023 nell’ambito dell’iniziativa Aquae a Roma e ripreso sul sito MeridianoItalia.tv:

https://www.meridianoitalia.tv/index.php/ambiente/570-se-l-acqua-e-sacra

Il 25 Maggio 2023 la proiezione del video è occasione di dibattito presso la Parrocchia Santa Maria delle Grazie al Trionfale: locandina festa 2023

AQUAE a Roma 22 marzo 2023

22 Marzo Giornata Mondiale dell’Acqua 

AQUAE  2023

 A dibattito ministri, esperti e studenti

Biblioteca Nazionale Centrale (viale Castro Pretorio 105)

dalle 9,15 alle 18,30

Conducono Marco Frittella e Fausta Speranza

Evento in presenza e in diretta streaming: scuola.edulia.it/aquae

Regista Stefano Gabriele 
Direttore scientifico Vincenzo Romano Spica Università Foro Italico 
Organizzazione Manuela Trombetta (Galatea Comunicazione)

    Al mattino tra gli altri:

Nello Musumeci, Ministro Protezione civile e Politiche del mare, Maurizio Martina, Vice Direttore Generale FAO. Claudio Barbaro, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela di Territorio e Mare. Messaggi da: Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri; Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Presentato il VIDEO intitolato Se l’acqua è sacra 

Mis-en-Scène di Paolo Minnielli con brani tratti dal libro Il senso della sete. Contributi di giovani e interviste al Rabbino Ariel Di Porto, al Segretario generale della Grande Moschea di Roma Abdellah Redouane, e a Suor Linda Pocher dell’Auxilium. Una coproduzione VATICANMEDIA e FRAMEXS.  https://www.ansa.it/oltretevere/notizie/2023/03/22/acqua-perche-e-sacra-un-video-con-i-leader-religiosi_17374f25-dbfb-40de-87c9-fa4501807df7.html 

video visibile su: https://www.meridianoitalia.tv/index.php/ambiente/570-se-l-acqua-e-sacra

Nel pomeriggio

IL RUOLO DELLA SCUOLA PER EDUCARE ALLA SOSTENIBILITÀ

conduce SAVINO ZABA

Tra gli altri ospiti:

Giuseppe Valditara Ministro dell’Istruzione e del Merito (video)

Federica Campanari Celestini Commissario Straordinario per l’Agenzia Nazionale Giovani

Roberto Ferrigno Membro del CdA dell’Institute for European Environmental Policy

Ennio Tasciotti Scienziato e ricercatore San Raffaele di Roma

Vincenzo Schettini Fisico e autore di “La fisica che ci piace”

Gaetano Boldrini Fondatore Associazione La Venta Esplorazioni

Alessandro Coletta Direttore COSMO Sky Med agenzia spaziale italiana

Laboratori scuole  Pestalozzi, Highlands.  Padre Manuel Diez LC Rettore Highlands Roma / Rossella Sonnino Dirigente Scolastico I.C. Enrico Pestalozzi

intermezzo Orchestra Toscanini Next – Libertango con Federico Pacinotti Tenore e chitarrista – canta, tra l’altro, Nessun Dorma dalla Turandot di Puccini

Il Rabbino Ariel Di Porto, il Segretario generale della Grande Moschea di Roma Abdellah Redouane,  Suor Linda Pocher dell’Auxilium,  e Fausta Speranza  a dialogo con i ragazzi

18:30 CHIUSURA LAVORI

 Il video complessivo della giornata a disposizione sulla piattaforma dell'evento

in rassegna stampa:

Ansa

https://www.vaticannews.va/it/podcast/rvi-programmi/la-finestra-del-papa/2023/03/la-finestra-del-papa-prima-parte-23-03-2023.html

 


Non più far west degli oceani ma concrete misure a tutela dei fondamentali beni comuni in aree marine al di fuori della giurisdizione nazionale: dopo lo storico Trattato per l’Alto Mare, (Onu, inizio marzo) la giornalista  Fausta Speranza, autrice del libro dal titolo Il senso della sete. L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità auspica che “gli Stati si impegnino a ratificare il Trattato quanto prima e a porre in essere, da subito, tutte le misure necessarie per gli adempimenti previsti, anche in assenza di meccanismi di controllo o sanzione”. Inoltre – afferma Speranza – “in una fase storica in cui vacilla l’ordine mondiale bisogna fare di tutto per difendere la forza del diritto internazionale: su terra e su acqua”. Altrimenti non basterà teorizzare di proteggere il 30 per cento degli Oceani entro il 2030.

Il libro pubblicato da Infinito Edizioni:
Titolo: Il senso della sete. L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità
Autrice: Fausta Speranza
Con una lettera all’autrice di Papa Francesco

Prefazioni di Vandana Shiva e Pasquale Ferrara

Introduzioni di Francesco Profumo e Leonardo Becchetti

Con una poesia di Plinio Perilli

Postfazione di Stefano Ceccanti

(€ 17,00 – pag. 256)

Il testo spazia da temi giuridici a quelli economici, sociali, scientifici, culturali e spirituali.

Per informazioni:
Infinito edizioni: 059/573079 – 331/2182322

Ad Assisi, nella rassegna Libri e Musica, Il senso della sete

organizzato dalla Fondazione Sorella Natura

Venerdì 4 Novembre, ore 16.30
Palazzo Bonacquisti, Piazza del Comune Assisi

Fausta Speranza interviene insieme con Roberto leoni,  presidente di Sorella natura:

UmbriaEnsemble con Shakespeare e Preziosi a Faenza/Cellostar ad Assisi

fbb4d216 fbe0 8f1f f31e f10a2940f395(UNWEB) ‘La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza, non diventerà mai vecchio. Parola di Franz Kafka, o almeno così riferiva l’amico Gustav Janouch. Comunque sia, resta che l’idea di giovinezza è indissolubilmente legata a quella di bellezza e speranza. A qualcosa cui si tende necessariamente come un ideale che si vorrebbe veder realizzato.

Giovani e Bellezza (anche del Creato); felicità, energia, armonia e Musica: così il terzo appuntamento della rassegna Libri e Musica – ideata ed organizzata dalla Fondazione Sorella Natura con il sostegno della Fondazione Perugia – raccoglie la sfida e sintetizza questi fondamentali valori morali in un evento di Arte e Cultura. A Palazzo Bonacquisti, ad Assisi, prezioso scrigno di tesori artistici, Venerdì 4 Novembre un’originale e piacevole opportunità per vivere l’endiadi che giovani e bellezza compongono: a seguire la presentazione del libro “Il senso della sete” della giornalista Fausta Speranza – nota firma di varie testate e canali, tra cui Osservatore Romano, Limes, Radio Vaticana, RAI – si terrà infatti l’esibizione de I magnifici Cellostar, quindici giovanissimi violoncellisti, diretti dal M° M. Cecilia Berioli, con il M° Sergio Servadio (di ESM il cui prossimo CD, Kim, è in uscita imminente) “guest star” alle percussioni.

Quindici adolescenti, musicisti in erba, la cui bellezza risuona con emozione nelle corde del loro antico – e sempre nuovo – strumento e nelle musiche che, dal Rinascimento ad oggi, dalla Cina al Messico passando per l’Europa e gli USA, compongono, in un raccolto caleidoscopio di colori, un viaggio nella storia e nella geografia di un mondo sempre più globale. Quel mondo che Fausta Speranza richiama nelle sue emergenze e urgenze geopolitiche, e che noi consegniamo ai nostri giovani. Fiduciosi del fatto che, almeno loro, non perdano mai la capacità di vedere la bellezza.

‘La voce e la musica, in un crescendo d’emozione che rende il pubblico del Teatro Romano appassionato protagonista. Fa ancora una volta centro l’operazione di Alessandro Preziosi che ha portato al Festival Shakespeariano “Il mio cuore è con Cesare”, un riuscito adattamento dal Giulio Cesare di Shakespeare firmato da Tommaso Mattei. Un reading in cui l’azione scenica viene sostituita dalla forza della parola, accompagnata, scandita, integrata dalle musiche originali composte da Giacomo Vezzani e suonate dal vivo da UmbriaEnsemble, con Massimo Mercelli al Flauto e M. Cecilia Berioli al Violoncello e l’ausilio di elettronica live: una colonna sonora che segue il dipanarsi della narrazione dal di dentro, diventandone parte, caricando di tensione lo sviluppo della storia e emozionando lo spettatore. Sfida vinta, dunque, per Preziosi.’
Così, a firma di Alessandra Galetto, L’Arena – che con i suoi oltre 160 anni di attività è tra i più longevi quotidiani italiani – recensiva lo scorso Luglio il debutto di “Il mio cuore è con Cesare” al Teatro Romano di Verona. Ora, la felice rilettura shakespeariana torna in scena con un appuntamento importante: l’evento inaugurale della stagione teatrale di Emilia Romagna Festival Winter, al Teatro Masini di Faenza. E se il teatro – come diceva Strehler – è la parabola del mondo, questo spettacolo lo esprime al meglio.

I ritratti dei quattro protagonisti, Cesare, Marcantonio, Cassio e Bruto, sono in balia del flusso costante delle opinioni, governate a loro volta dall’arte oratoria. In questo incessante e inafferrabile mutare, i valori morali che erano stati il fondamento della Repubblica sembrano ormai volatilizzati. Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita; il bene, al contrario, spesso con le loro ossa. . Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita; il bene, al contrario, spesso viene seppellito con le loro ossa. E nel trascinante finale dell’orazione funebre di Antonio, il virtuosismo della parola trasforma il merito in colpa, la luce in ombra, la libertà nella sua negazione, in un gioco di specchi dove nulla è più come appare.

UmbriaEnsemble –
Fondazione Sorella Natura

Venerdì 4 Novembre, ore 16.30
Palazzo Bonacquisti, Piazza del Comune Assisi

“I magnifici Cellostar in Concerto”

UmbriaEnsemble –ERFestival Winter
Sabato 5 Novembre, ore 21
Teatro Masini, Faenza (RA)

“Il mio cuore è con Cesare”

https://umbrianotizieweb.it/cultura/42034-umbriaensemble-con-shakespeare-e-preziosi-a-faenza-cellostar-ad-assisi

Su Democrazia Futura la recensione di Cecilia Clementel

Le conseguenze dell’eccesso del relativismo e della guerra alle tradizioni culturali

La psichiatra e psicoterapeuta Cecilia Clementel presenta il saggio della giornalista di Radio Vaticana Fausta Speranza, Il Senso della sete. L’acqua tra diritti non scontati e urgenze geopolitiche, sottolineando che “Cura dell’ambiente e cura dell’essere umano [sono] due impegni inseparabili”.

4 Ottobre 2022

Le foto del pianeta terra sono blu perché l’acqua ricopre il 71 per cento del pianeta, di acqua si compone il corpo umano (nella proporzione del 50 per cento nelle donne e 60 per cento negli uomini). Il libro Il Senso della Sete[1] è una panoramica di temi: parte dal ciclo dell’acqua e gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per uno sviluppo sostenibile, tratta di tematiche ecologiche come lo scioglimento dei ghiacci, i conflitti per ‘l’oro blu’ in Africa e Medio Oriente (il Nilo e l’Eufrate), i rischi di alluvioni, la carenza di acqua potabile per una gran parte della popolazione del globo.

Giornalista di Radio Vaticana, Fausta Speranza collabora con diversi giornali e si occupa di politica internazionale e comunicazione. Si prendono le mosse dall’Enciclica papale Laudato sì del 2015 che vede il creato come bene comune che Dio ci affida come dono da proteggere e non solo da sfruttare. Come introduzione al libro troviamo una lettera del Papa all’Autrice e quattro introduzioni da parte di altrettanti professori universitari: un economista, un costituzionalista, uno studio di affari internazionali, un esperto di innovazione tecnologica. Mi soffermo sull’introduzione di Vandana Shivanotissima ed influente economista-ecologista indiana che ricorda come l’India sia nutrita concretamente ma anche spiritualmente dal Gange: ‘I fiumi sono sacri’.

Il tema della sacralità della natura e della necessità di un diverso rapporto fra umanità e il mondo naturale è un filo che lega i capitoli del libro che variano da l’acqua in borsa, acqua e salute, il ruolo delle risorse idriche nei processi di industrializzazione al fatto che nel XX secolo i consumi di acqua sono aumentati di dieci volte e dovunque si estendono i deserti.

Le risorse idriche figurano come strumenti anche nelle guerre e le pandemie sono effetti collaterali delle catastrofi ecologiche, tali pandemie hanno illuminato le carenze dei sistemi sanitari e gli effetti negativi di privatizzazioni selvagge.

Le siccità hanno anche conseguenze politiche ed economiche: migrazioni e sommosse, storicamente siccità hanno condotto all’abbandono di centri urbani e al collasso di importanti civiltà mesoamericane.

Accanto alla sorprendente ricchezza di informazioni[2] è presente in questo libro un discorso storico (le tematiche vőlkisch di naturalismo romantico, misticismo, darwinismo sociale e razzismo durante la Repubblica di Weimar confluite nel credo nazista) e ideologico. Speranza sostiene che volendo estirpare le radici della violenza la cultura occidentale contemporanea ha mosso guerra alle tradizioni culturali, i criteri estetici e le norme etiche e religiose prevalenti nell’era moderna, dilatando a dismisura lo spazio dei diritti a scapito dei doveri.[3]  Vengono criticati gli eccessi del relativismo culturale, del libertarismo che riduce il soggetto ad una funzione desiderante, l’idea che la civilizzazione rappresenti una minaccia per l’equilibrio ambientale e una colpa da espiare, questo tende a cancellare la superiorità spirituale dell’essere umano nel creato.

Il testo critica infine una totale sovrapposizione fra identità e autodeterminazione soggettiva per cui individuo o gruppo sarebbero liberi di definire la propria natura indipendentemente da condizionamenti biologici, storici e culturali (per esempio l’identità di genere viene presentata come un’opzione da scegliere).

La conclusione è che non vi può essere cura dell’ambiente senza cura dell’essere umano e viceversa. Posso affermare che un essere umano di cui non ci si cura non può essere in grado di proteggere il suo ambiente.

L’orizzonte del libro, nella seconda parte si rivela ancora più ampio e ricco, con un aggiornamento sulle ricerche dell’acqua nel sistema solare ed il loro scopo.

Il libro esamina brevemente le tecniche per la produzione dell’idrogeno ’verde’ dalla scomposizione dell’acqua. Qui aggiungo il caveat che l’idrogeno verde (prodotto con energia rinnovabile) al momento è solo l’1 per cento dell’idrogeno, il restante 99 per cento richiede l’uso di energia fossile, inoltre l’idrogeno non è fonte energetica ma è utile per lo stoccaggio dell’energia (“vettore energetico”).

Fausta Speranza riporta interessanti sperimentazioni in corso: vengono descritte coltivazioni idroponiche in serra che permettono di risparmiare fino al 90 per cento dell’acqua usando sistemi circolari di irrigazione[4].

Riprendendo le tematiche di Vandana Shiva viene sottolineato il ruolo delle donne (le protagoniste preistoriche della rivoluzione agricola) nella lotta contro la distruzione delle foreste in corso e per la difesa della biodiversità, Speranza sottolinea la necessità di essere all’ascolto di comunità autoctone la cui inventiva e adattabilità si sono dispiegate per secoli sul territorio da loro abitato e difeso.

Si parla di un’agricoltura che produce meno ma distribuisce meglio.

“Una strategia da perseguire: favorire ogni forma di integrazione delle economie come soluzione possibile al cambiamento climatico. E il Mediterraneo sarebbe davvero un’altra volta culla di nuova civiltà[5]

Posso aggiungere ‘con buona pace di Frontex’?

Nella terza parte si precisa la versatilità del libro, che offre in testa a ciascun capitolo una citazione, ad esempio, da Michail Gorbaciov“I popoli viaggiano sull’acqua. I popoli scrivono, cantano, danzano e sognano l’acqua”. Accanto alla scienza, ecologia e geopolitica dell’acqua si allineano i contributi umanistici.

Per l’acqua sulla superficie lunare viene scomodato Leopardi, poeta ma anche matematico e astronomo, si cita anche Fabrizio de André: “Guardate l’idrogeno tacere nel mare, Guardate l’ossigeno al suo fianco dormire” e la risonanza dell’immaginario intorno all’acqua, fonte della vita[6] è esplorata nelle religioni, la letteratura, l’arte, il cinema e l’architettura; viene ripreso il tema della sacralità dell’acqua, fonte e origine della vita.

Questa ricerca procede per associazioni non sistematiche, nate dagli interessi e dalle letture dell’Autrice.

Iniziamo da ‘le acque’ nella Bibbia che scrive al primo paragrafo ‘lo Spirito aleggiava sopra le acque’ e che identifica la salvezza con il passaggio attraverso le acque del Mar Rosso. In tutte le religioni l’acqua ha valore di purificazione rituale.

La simbologia dell’acqua si associa a quella del giardino: nel cantico dei cantici l’amata afferma: ‘Io sono una fontana che irrora i giardini/ pozzo d’acque vive/ che sgorgano dal Libano’.

Nell’ebraismo Dio fa sgorgare l’acqua dalla roccia nel deserto (acqua fossile?) e sono descritti numerosi incontri ai pozzi.

Nel cristianesimo Gesù descrive sé stesso come fonte di acqua viva: “chi beve di quest’acqua non avrà più sete”; il battesimo (un’antica pratica rituale) diventa “battesimo in acqua e Spirito”.

Nel Corano Dio ha creato tutti gli esseri viventi dall’acqua, chi invoca gli idoli al posto di Dio “è come chi stende le mani all’acqua per portarsela fredda alla bocca e non riesce a farlo” (Cor. 57).

Per i buddisti l’acqua simboleggia purezza, chiarezza e tranquillità. Il poeta e mistico indiano Goswami Tulsidas afferma: “Quando confluisce nell’acqua dell’oceano, l’acqua del fiume si acquieta, come l’anima quando trova il Signore”.

Troviamo persino una riflessione su ‘la memoria dell’acqua’ nella teoria della medicina omeopatica, un excursus storico sulle terme romane e la terapia idrologica o termale. Segue la tappa letteraria da Omero e Dante Alighieri fino a Johann Wolfgang von GoetheAlessandro Manzoni e Giuseppe Ungaretti: ”Stamane mi sono disteso/in un’urna d’acqua”.

Non poteva mancare Venezia (Per una civiltà dell’acqua[7]) con il suo Water Museum (del quale ignoravo l’esistenza) che raccoglie patrimoni acquatici naturali e culturali; la barriera Moses e l’acqua alta del 2019. “L’acqua resta ancora l’elemento più misterioso e incontrollabile dell’universo”.

Il ritmo di questo zibaldone sull’acqua è impetuoso e sostiene la concentrazione su di un tema che, più che vasto, è infinito, l’Autrice stessa lo descrive nella sua conclusione[8]: “lavoro di denuncia, riflessione ma anche recupero della memoria spirituale, storica e artistica”.

Come ultima suggestione riporto la chiave finale del film Samsara (2001) diretto da Pan Nalin. Il titolo si può tradurre dal sanscrito come “oceano dell’esistenza”.

Come si può impedire a una goccia d’acqua di asciugarsi? Immergendola nel mare[9].


[1] Fausta Speranza, Il Senso della Sete, L’acqua tra diritti non scontati e urgenze geopolitiche, Roma, Infinito, 2021, 208 p.

[2][2] Si veda Fausta Speranza, Il Senso della Sete, op. cit. alla nota precedente,  p. 65 sui rischi dello scioglimento del permafrost cui conseguirebbe un massiccio rilascio di gas serra.

[3] Ibid. p.74.

[4] Ibid. p.122.

[5] Ibid. p.145.

[6] Ibid. p.151 si cita Talete di Mileto: ‘L’acqua è la sostanza da cui traggono origine tutte le cose’.

[7] Ibid. p. 211.

[8] Ibid. p. 249.

[9] Ibid. p. 248.

Democrazia Futura. Cura dell’ambiente e cura dell’essere umano, due impegni inseparabili

PREMIO LETTERARIO AMBASCIATORI 2022 A “IL SENSO DELLA SETE”

Il 14 settembre2022

all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede

L’Ambasciatore Francesco Di Nitto e il Capo Delegazione dell’Unione Europea presso la Santa Sede, Ambasciatore Alexandra Valkenburg –  rispettivamente Vice Presidente e Presidente della Giuria – hanno consegnato

il Premio Letterario Ambasciatori presso la Santa Sede 2022
 a Fausta Speranza 
vincitrice della III edizione con il libro
“Il senso della sete. L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità” (Infinito edizioni)

sul sito dell’Ambasciata:

https://ambsantasedevaticano.esteri.it/ambasciata_santasedevaticano/it/ambasciata/news/dall-ambasciata/2022/09/premio-letterario-ambasciatori_1.html

 

 

 

 

 

 

L’intervento di Fausta Speranza:

sul sito della rivista online MeridianoItalia.tv:

https://www.meridianoitalia.tv/index.php/cultura1/518-a-fausta-speranza-il-premio-letterario-ambasciatori

su AISE, Agenzia Internazionale Stampa Estero:

https://www.aise.it/anno/a-fausta-speranza-il-premio-letterario-ambasciatori-presso-la-santa-sede/180776/1

https://diplomatic-correspondent.blogspot.com/2022/09/terza-edizione-del-premio-letterario.html


Il 13 Luglio 2022

il Segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin ha presentato il libro:

Il libro è stato presentato nel luglio scorso, sempre a Palazzo Borromeo, alla presenza del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano

comunicato libro:

https://www.eeas.europa.eu/vatican-city-and-holy-see/fausta-speranza-vince-il-premio-letterario-ambasciatori-presso-la-santa_it

COMUNICATO STAMPA_Premio_Ambasciatori_2022

Il senso della sete: per passare dall’emergenza alla costruzione del bene comune

Alla presentazione del libro di Fausta Speranza “Il senso della sete. L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità”, avvenuta ieri sera presso l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, rimarca: la gestione dell’acqua “è fondamentale nei rapporti fra popoli e Stati”, bisogna anche riscoprire la natura relazionale dell’essere umano in vista del bene della collettività

Debora Donnini – Città del Vaticano

Non conosciamo mai il valore dell’acqua finché il pozzo non si prosciuga”. Questa citazione di Thomas Fuller dà il “la” alla presentazione del nuovo libro di Fausta Speranza, “Il senso della sete”, edito da Infinito Edizioni. Un approccio multidisciplinare lo contraddistingue perché sempre di più sta emergendo, a livello di studi, come l’approccio umano alla conoscenza non possa essere solo razionale ma anche affettivo e emotivo. E’ un testo, infatti, ricco di spunti di riflessione con riferimenti poetici, letterari, filosofici, musicali e anche religiosi, quello che l’autrice offre. Persino cinema e architettura ne sono interpellati. Un canto d’amore all’essere umano, alla vita di ogni essere umano perché tutti possano dissetarsi, e a quell’elemento che fin dalla Creazione del mondo per arrivare alle ultime pagine dell’Apocalisse, nella Sacra Scrittura è centrale.

Custodia del Creato, senso e sete

In un messaggio riportato all’inizio del libro, Papa Francesco stesso ringrazia l’autrice per il suo lavoro: “Auspico – scrive – che esso possa favorire il rispetto e la custodia del Creato”. Alla presentazione, il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, sottolinea che nei due termini chiave del titolo – senso e sete – è come racchiusa tutta quanta l’esistenza umana. L’essenza stessa dell’uomo è, infatti, sete. Il nostro tempo dominato dall’idea di un essere umano indipendente e autosufficiente – sostiene Parolin – guarda con sospetto alla sete perché è una necessità che non può essere soppressa. Per essere saziata richiede acqua per il corpo e il bisogno di dare senso alla vita e alle cose dello spirito. Rileva anche che a volte si danno per scontati questi due elementi, ma non dovrebbe essere così vista la siccità sempre più presente e l’aridità spirituale. Ispirandosi alla Laudato si’ di Francesco, evidenzia che l’acqua è l’elemento base della vita: il Papa sottolinea che “l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità”.

L’acqua, è dunque, legata anche alla possibilità di una vita dignitosa e la sua gestione “è fondamentale nei rapporti fra popoli e Stati”, rileva il porporato facendo riferimento anche alle prospettive di pace. L’esortazione è quella di mettere al centro la persona, non tacendo le verità che danno senso e riscoprendo anche la natura relazionale dell’essere umano che dovrebbe portare a cooperare per il bene comune.

Una panoramica della crisi idrica

Alla presentazione del libro emerge con forza, nelle analisi dei diversi relatori, come l’acqua sia tra le questioni geopolitiche più urgenti. Basti pensare che nel 2022 oltre una persona su quattro – circa 2,2 miliardi – non ha accesso a fonti d’acqua sicure. Diciassette i Paesi con circa un quarto della popolazione mondiale che vivono ”una gravissima crisi idrica con un rischio ‘molto elevato’ che terminino le loro risorse d’acqua”, scrive l’autrice citando alcune fonti per dare un panorama completo dell’emergenza, legata anche ai cambiamenti climatici e all’inquinamento, che ha impatto anche su agricoltura, pesca, diritto alla salute, ecosistemi. A esserne coinvolta è persino l’industria farmaceutica che negli oceani trova grande ricchezza. Accedere all’acqua sarà quindi una questione sempre più complessa, mette in luce Speranza che, con un’analisi completa e multidisciplinare, esorta a un rinnovato slancio etico per affrontare la questione in termini di una governance multilaterale. A testimoniarlo è anche che nel 2020 l’acqua sia stata di fatto quotata in Borsa: in California si sono registrati futures in relazione alle risorse idriche. E le ipotesi di risposte in termini di tecnologia, sono davvero interessanti.

Essenziale una politica che consideri l’acqua un bene comune

Nel corso della presentazione Pasquale Ferrara, ambasciatore e professore universitario di Relazioni internazionali, sottolinea l’importanza di una idro-politica. Si tratta di andare verso una sovranità idrica integrata funzionale e condivisa svincolando l’acqua da una concezione della sovranità proprietaria. Per Pier Giuseppe Fortunato, economista della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, UNCTAD, l’attualità del libro risiede negli argomenti fondamentali che propone. L’importanza dell’acqua come bene comune e le conseguenze dei cambiamenti climatici impongono un cambiamento di narrativa a cui contribuisce il libro di Fausta Speranza. Tutto questo va anche oltre la questione acqua, che diventa una metafora della produzione e dei beni pubblici globali che stiamo perdendo. Un patrimonio costruito dopo la seconda guerra mondiale, che ha bisogno oggi di un approccio diverso. E’ un problema di governance ma è anche un problema di visione sulle disuguaglianze. Bisogna, dunque, ricostruire un’architettura multilaterale a livello globale per affrontarlo.

https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2022-07/libro-speranza-senso-della-sete-parolin-presentazione.html