a Fausta Speranza Premio Bramante per il Giornalismo 2024

Premio Riccardo Bramante

29 Gennaio 2024

Per il Giornalismo a Fausta Speranza con il piacere di averlo consegnato dalle mani di Ester Campese Bramante

per la sezione Scienze e Cultura

il Prof. Gianluigi Rossi

Per le Arti Visive, Premio alla carriera a Paola Gassman

in rassegna stampa tra l’altro:

su eurocomunicazione: https://mail.google.com/mail/u/0/#inbox?projector=1

fausta speranza

Aggiornamento in tempo reale ⋅ 31 gennaio 2024
NOTIZIE

Consegnato il Premio Bramante, tributo ai giovani e personalità – Askanews

Fabrizio Santori. Per il Giornalismo Roberto Rossi, Manuela Biancospino, Fausta Speranza, Manuela Lucchini e Margerita Romaniello in qualità di …
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I giovani al centro dell’edizione 2024 del Premio Riccardo Bramante – The Dailycases

Fausta Speranza, Manuela Lucchini e Margerita Romaniello in qualità di Presidente della Lucana Film Commission. Un’altra giovane, a cui è stato …
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Premio Riccardo Bramante ai giovani e riconoscimenti a molte personalità – Informazione.it

Per il Giornalismo Roberto Rossi, Manuela Biancospino, Fausta Speranza, Manuela Lucchini e Margerita Romaniello in qualità di Presidente della Lucana …

Guerriglia urbana in Messico

il commento di Fausta Speranza
18/10/2019

Culiacán, il capoluogo dello stato messicano del Sinaloa, è stata al centro di una vera e propria guerriglia urbana tra polizia ed esercito da un lato e il potente cartello della droga locale dall’altro. Gli episodi violenza, con decine di automobili date alle fiamme, cittadini costretti a rifugiarsi nei bar, è stata scatenata dall’arresto di Ovidio Guzmán López, figlio del narcotrafficante Joaquín Guzmán Loera, più noto come “El Chapo”, e considerato attualmente una delle persone a capo del cartello. Dopo più di dieci ore di scontri si apprende che il figlio di “El Chapo” sia tornato in libertà. Abbiamo chiesto alla giornalista Fausta Speranza, che ha pubblicato per noi un reportage sul Messico dal titolo MESSICO IN BILICO un breve commento che riportiamo qui sotto.

“Si tratta di un episodio che mette in luce soprattutto due elementi: la quantità e il livello di armi a disposizione della criminalità: da dispositivi di precisione a mitragliatrici. E questo deve ricordare che dovremmo chiedere “muri” di diverso tipo non solo contro i migranti ma contro i trafficanti di armi (da Usa a Messico) che sostengono e assicurano il mercato delle droghe.

Il secondo aspetto è quello dell’implicazione, in questo episodio, di forze dell’esercito e della polizia che oltretutto in Messico sono sdoppiate tra quelle federali e quelle dello stato locale. Il presidente Obrador da tempo prospetta la formazione di un’unica Guardia nazionale contro i narcos per “ottimizzare” ed evitare sovrapposizioni e maglie in cui si annida e rafforza la corruzione. Ma ci sono resistenze varie, mentre la popolazione ormai non ha più nessuna fiducia nei confronti nei confronti di nessuna divisa. Tutto questo rafforza le posizioni di chi come il figlio di “El Chapo” sta riorganizzando il crimine in Messico.”

Fausta Speranza