Pace e disarmo possibili: nuovo appello del Papa per l’Ucraina

Dopo la preghiera mariana nel giorno dell’Immacolata, Francesco è tornato a rivolgere il suo pensiero alla “martoriata Ucraina” ribadendo che la pace e il disarmo sono possibili. Con il pensiero alle parole dell’Angelo a Maria, ha ricordato che tutto è possibile a Dio ma che serve la buona volontà degli uomini

Fausta Speranza – Città del Vaticano

“Ci aiuti la Madonna a convertirci ai disegni di Dio”: così il Papa, dopo la recita dell’Angelus nella solennità dell’Immacolata Concezione, ha parlato del “desiderio universale di pace”, annunciando il tradizionale atto devozionale nel pomeriggio a Santa Maria Maggiore e a Piazza di Spagna:

Oggi pomeriggio mi recherò a Santa Maria Maggiore, a pregare la Salus Populi Romani, e subito a Piazza di Spagna per compiere il tradizionale atto di omaggio e di preghiera ai piedi del monumento all’Immacolata. Vi chiedo di unirvi spiritualmente a me in questo gesto, che esprime la devozione filiale alla nostra Madre, alla cui intercessione affidiamo il desiderio universale di pace, in particolare per la martoriata Ucraina, che soffre tanto.

Il Papa ha fatto riferimento alle parole dell’Angelo alla Vergine:  Nulla è impossibile a Dio (Lc 1,37). E ha sottolineato:

Con l’aiuto di Dio la pace è possibile; il disarmo è possibile. Ma Dio vuole la nostra buona volontà. Ci aiuti la Madonna a convertirci ai disegni di Dio. 

Nella cronaca delle ultime ore

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha annunciato oggi di aver recentemente ottenuto l’accesso ai prigionieri di guerra ucraini e russi, visite che in precedenza erano state estremamente limitate e sporadiche. “La scorsa settimana il Cicr ha effettuato una visita di due giorni ai prigionieri di guerra ucraini. Questa settimana si svolgerà un’altra visita. Nello stesso periodo sono state effettuate visite anche ai prigionieri di guerra russi. Altre sono previste entro la fine del mese”, si legge in una nota del Cicr.

Nella cronaca delle ultime ore si legge dell’attacco missilistico russo che ha colpito la stazione di trasporto della città meridionale di Mykolaiv: sembra non ci siano state vittime.  Inoltre, bombardamenti russi nella regione di Dnepropetrovsk sono proseguiti per tutta la notte, in particolare su Nikopol, secondo quanto riferisce su Telegram Nikolay Lukashuk, presidente del consiglio regionale di Dnepropetrovsk. Secondo il Centro nazionale di resistenza dell’esercito ucraino,  riportato dal Kyiv Independent, le autorità di occupazione russe stanno dimettendo con la forza i pazienti civili dagli ospedali nella parte occupata della regione di Lugansk, anche se non hanno ancora terminato le cure. Il Centro sostiene che i civili vengono cacciati per far posto ai militari russi feriti.  Intanto, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che l’operazione militare speciale in Ucraina “potrebbe concludersi domani”, se il presidente ucraino lo volesse. Intanto, il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, in un’intervista rilasciata al quotidiano Izvestia, secondo quanto riporta l’agenzia Tass, ha parlato del dialogo con Washington sulla “stabilità strategica” affermando che la Russia non sta valutando possibili concessioni unilaterali nel dialogo sulla stabilità strategica con gli Stati Uniti, ma è pronta a riprendere questo dialogo su una base paritaria ed equilibrata. I colloqui russo-statunitensi sulla stabilità strategica, New START, sono stati sospesi ma non interrotti, ha affermato il viceministro: “È stata una decisione difficile, ha detto Ryabkov, è stata una decisione politica. È stato detto più di una volta che la situazione, con il coinvolgimento più profondo e pericoloso degli Stati Uniti negli sviluppi in Ucraina e nei dintorni, ha influenzato direttamente la nostra decisione.

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