Ucraina, attacchi ad est e verità per i russi a Chernobyl

Si intensifica l’offensiva di Mosca sulle regioni orientali dell’Ucraina. L’intelligence britannica documenta atrocità nelle zone settentrionali invase e poi liberate. Intanto emerge il dramma per le giovani reclute russe che hanno occupato il territorio di Chernobyl: senza nessuna protezione hanno scavato trincee nel terreno più contaminato al mondo esponendosi a potenti radiazioni. “Oltre qualsiasi comprensione” è il commento del fisico ucraino di lingua russa Nikolai Nikitin

Fausta Speranza – Città del Vaticano

La guerra si concentra nell’est dell’Ucraina. Secondo quanto riferisce lo stato maggiore dell’esercito ucraino, le truppe della Federazione Russa stanno cercando di sfondare la difesa militare vicino alla città di Izyum per stabilire il controllo su Mariupol. Mosca cerca anche di rafforzare le posizioni delle sue truppe nelle regioni di Mykolaiv e Kherson  e  usa gli attacchi missilistici anche per demoralizzare la popolazione. Nelle ultime ore sette missili si sono abbattuti sull’area di Mykolayiv. Nel territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk i soldati ucraini hanno sventato otto attacchi russi. Gli abitanti nella regione di Luhansk,  assediata dalle truppe di Mosca, potranno oggi evacuare l’area a bordo di nove treni: lo ha reso noto il governatore regionale. “Stanno ammassando forze per un’offensiva”, precisa il governatore Serhiy Gaidai in un discorso televisivo in cui ha esortato i civili rimasti a fuggire dai bombardamenti che – ha detto- si sono intensificati negli ultimi giorni.

Nei rapporti di intelligenze britannica

“La partenza della Russia dall’Ucraina settentrionale lascia le prove della presa di mira sproporzionata dei non combattenti, compresa la presenza di fosse comuni, l’uso fatale di ostaggi come scudi umani e l’impiego di mine sulle infrastrutture civili”. Lo afferma il ministero della Difesa britannico nell’ultimo bollettino dell’intelligence su Twitter. Il rapporto rileva inoltre che “le forze russe continuano a usare ordigni esplosivi improvvisati per provocare vittime, abbassare il morale e limitare la libertà di movimento degli ucraini. Le forze russe continuano anche ad attaccare obiettivi infrastrutturali con un alto rischio di danni collaterali ai civili, compreso un serbatoio di acido nitrico a Rubizhne”.

La visita a sorpresa del premier britannico

Il premier britannico Boris Johnson ha incontrato ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in quella che è stata la prima missione, a sorpresa, di un leader del G7 a Kiev dopo l’inizio dell’invasione russa del 24 febbraio. Ha ribadito la promessa di rimanere accanto all’Ucraina contro quella che ha definito “la barbarie russa”, assicurando altro materiale militare.   “Continueremo a fornire il nostro sostegno per far sì che l’Ucraina non venga mai più invasa”, ha affermato Johnson, facendo capire dunque che l’alleanza militare è destinata a proseguire anche dopo la fine delle ostilità in corso.Da parte sua, Zelensky  ha assicurato che l’Ucraina rimane “pronta per i negoziati e cercherà tutte le possibilità per fermare la guerra”.  Per ora Zelensky ha invitato “altri Paesi” a  “seguire l’esempio” del Regno Unito nel fornire armi efficaci.  “Il Regno Unito è  leader nel sostegno militare all’Ucraina,   leader nella coalizione contro la guerra,   leader nelle sanzioni contro l’aggressore russo”, ha detto il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Sybiha, mettendo in risalto l’importanza strategica che Kiev attribuisce alle relazioni con Londra.

Le perdite tra le forze russe

Un alto ufficiale dell’esercito russo sarebbe stato ucciso in battaglia dalle forze di difesa ucraine, sarebbe il nono da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio scorso. Lo riferisce il Guardian. Il colonnello Alexander Bespalov era il comandante del 59mo reggimento carri armati, il funerale si è tenuto venerdì nella città russa di Ozersk, secondo i media locali.  Il ministero della Difesa ucraino stima che la Russia abbia perso più di 19.000 soldati dall’inizio dell’invasione. Di fronte alle crescenti perdite, l’esercito russo sta cercando di rafforzare le proprie forze con il personale congedato dal servizio militare dal 2012: lo riporta il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento dell’intelligence. Inoltre, – si sottolinea –  Mosca cerca di reclutare uomini anche dalla Transnistria.

Civili in fuga con i corridoi umanitari

Sono 4.532 le persone evacuate attraverso i corridoi umanitari ieri in Ucraina, secondo le autorità di Kiev.  . Da Mariupol e Berdiansk 3.425 persone sono dirette nella regione di Zaporizhzhia. Sono stati inoltre evacuati gli autobus che fino a ieri erano bloccati a Melitopol con 589 residenti.

Un archivio per documentare le atrocità della guerra

Da quando la Russia ha iniziato a febbraio la sua invasione su larga scala dell’Ucraina, sono stati istruiti più di 4.200 procedimenti per violazioni russe di leggi e norme di guerra. Il dato è stato fornito dal ministro degli Interni ucraino, Denys Monastyrskyi, in una dichiarazioni a Ukraine Tv ripresa da Ukrinform. Le violazioni includono sia i bombardamenti che l’uccisione di civili, precisa, e tante foto sulle torture e le atrocità della guerra. Non solo dei morti, ma anche delle donne e dei bambini sopravvissuti ai bombardamenti. È quanto si sta accumulando nell’archivio online creato da Kiev per documentare i crimini  commessi in questi primi 45 giorni di conflitto. Sono frutto delle testimonianze dei sopravvissuti, delle ong presenti nel Paese e dei reportage dei media internazionali. “Le prove raccolte delle atrocità commesse dall’esercito russo in Ucraina garantirà che questi criminali di guerra non sfuggano alla giustizia», scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, nell’annunciare la creazione del sito. C’è una pagina che raccoglie i racconti di stupri. Poi ci sono i numeri che vengono aggiornati in continuazione: nella giornata di ieri si contavano 1.563 morti, tra cui 1677 bimbi, 4.820 crimini di guerra, 6.800 edifici distrutti, 439.420 civili deportati, di cui oltre 91.000 bambini. C’è anche una sezione dedicata alla distruzione di numerose proprietà culturali, con foto del prima e dopo i bombardamenti.

A Chernobyl la tragedia delle giovani reclute russe, vittime di logiche assurde

“Oltre qualsiasi comprensione”: con queste parole il fisico  e scrittore Nikolai Nikitin, che è nato in Ucraina e scrive in lingua russa, commenta l’esposizione alle radiazioni per i giovani soldati russi inviati nella zona di Chernobyl. Nikitin ha ideato un sistema di emergenza per sopprimere la contaminazione da polvere del sarcofago di Chernobyl e dunque conosce bene la situazione del territorio della cosiddetta “Foresta rossa” che circonda la centrale nucleare al centro del disastro del 1986 e che rappresenta il territorio più contaminato del pianeta. Oltre ogni immaginazione sono le azioni dei soldati russi durante l’occupazione, prima che il territorio tornasse sotto il controllo di Kiev. Sono state scavate trincee, scorie radioattive sono state maneggiate senza protezione, i soldati sono stati esposti in modo prolungato a polveri e sostanze tossiche. Azioni rischiose al punto che, secondo il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko, a quanti sono stati coinvolti non resterebbe più di un anno di vita. Le azioni sconsiderate delle truppe mandate avanti senza direttive di sicurezza sono cominciate appena giunte nell’area dalla Bielorussia. Nikitin chiarisce che “i rifiuti radioattivi sono immagazzinati sul territorio della centrale e un’enorme quantità di polvere radioattiva è rimasta all’interno del 4° blocco. Se queste costruzioni venissero distrutte, grandi aree sarebbero contaminate”.

Filmati dei droni dell’esercito ucraino mostrano che i soldati russi hanno scavato trincee e vi si sono persino accampati.  E dalla Bielorussia sono arrivate informazioni sul ricovero di soldati russi in ospedale con segni di malattia da radiazioni.  Inoltre, durante l’occupazione si sono verificati incendi nella zona di esclusione, “che porta sempre ad un aumento del livello di radiazioni” e i russi hanno guidato carri armati e blindati non solo su strade asfaltate, ma anche sterrate, sollevando polvere radioattiva. “A proposito – spiega Nikitin – questa attrezzatura non è stata pulita ed è diventata radioattiva in Bielorussia e poi in Russia”.
Il 24 febbraio circa 170 agenti della guardia nazionale ucraina sono stati  immobilizzati  e gli ingegneri ucraini sono stati sostituiti da squadre dell’agenzia russa per l’energia atomica Rosatom.  Il modo in cui la Russia ha “trattato” Chernobyl  – dice Nikitin – racconta di  un esercito con un livello di conoscenza e di consapevolezza  incredibilbente basso e allo sbando”.

Sul piano dell’economia

L’Ucraina ha sospeso le relazioni commerciali con la Russia. La cessazione delle relazioni commerciali costeràalla Russia circa 6 miliardi di dollari all’anno, ha affermato la prima vice ministra ucraina Yulia Svyridenko, citata dalla stampa ucraina. Ciò significa – ha spiegato – che Mosca non potrà utilizzare queste risorse per finanziare la guerra. L’obiettivo del governo ucraino è di stimolare la produzione nazionale e dare opportunità alle grandi imprese di lavorare: 156 aziende si sono già’ trasferite nell’ovest del Paese, e di queste 100 sono già operative. “E’ stato imposto un embargo commerciale contro la Federazione Russa. L’importazione di merci dalla Federazione Russa nel territorio doganale dell’Ucraina è vietata”, ha detto la rappresentante del Gabinetto dei ministri Taras Melnychuk.

Dagli Stati Uniti la denuncia di attacchi hacker

Lo Stato del New Jersey ha alzato l’allerta per il rischio di cyber attacchi da parte di hacker russi. L’allarme e’ stato lanciato dopo che nell’ultima settimana la rete del governatorato ha registrato dieci milioni di tentativi di attacco al giorno da parte dei pirati informatici. Lo ha rivelato il direttore del dipartimento di Cibyersecurity dello Stato del New Jersey, Michael Geraghty. “Abbiamo avuto – ha dichiarato nel corso di un’audizione al Senato statale – circa ottanta milioni di attacchi in una settimana, e dalla Russia. Ma li abbiamo scoperti e neutralizzati”. Nel mirino gli indirizzi email dei dipendenti governativi e le loro password. Dal 2020, ha spiegato Geraghty, sono state scoperte più di 23 mila email statali violate dagli hacker.

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