Pasqua di speranza e difficoltà in Libano

Il giorno di Pasqua è stato preceduto, nel Paese dei cedri, da manifestazioni di protesta a Beirut e a Sidone. Il vicario generale del Patriarca, padre Hanna, sottolinea come i giovani, che sentono la vicinanza di Papa Francesco, rappresentino la speranza del Libano. E il rettore del Santuario di Harissa racconta del milione di persone che dall’estero, ogni giorno, seguono on line il rosario serale

Fausta Speranza – Città del Vaticano
Riprendono le proteste popolari contro la corruzione e il malgoverno in Libano. I media di Beirut hanno riferito, nei giorni scorsi, di un sit-in  di fronte alla sede del ministero dell’economia nel centro della capitale e di un altro organizzato a Sidone, a sud di Beirut, di fronte alla sede dell’ospedale pubblico per protestare contro la carenza dei servizi medici di base nel contesto della pandemia.

E’ crisi da oltre un anno

Nel Libano, stretto da più di un anno e mezzo nella morsa della peggiore crisi economica e politica degli ultimi 30 anni, la lira locale ha perso il 90 per cento del suo valore. Non sembra proprio siano all’orizzonte prospettive di vedere formato, in tempi brevi, l’atteso nuovo governo.

I giovani conservano l’incoraggiamento di Papa Francesco

Delle problematiche del Paese e del ruolo dei giovani abbiamo parlato con monsignor Hanna Alwan, vicario del Patriarca dei Maroniti, cardinale Bechara Boutros  Raï:

La preghiera si rinnova

“Tra tante difficoltà la gente prega di più”, ci ha detto padre Khalil Alwan, rettore del santuario di Nostra Signora del Libano ad Harissa:

Padre Alwan ricorda che i libanesi soffrono di una crisi economica e sociale che da tempo non dà tregua alla maggior parte della popolazione e che è stata aggravata dalla pandemia. Poi sottolinea che tante persone e tanti giovani continuano ad unirsi al rosario on line che tutte le sere alle 19.15, ora locale, e alle 18.15 ora italiana, viene recitato e trasmesso sui social. L’esperienza è dura e il momento è davvero drammatico, ma, proprio per questo, si è intensificata la preghiera e in tanti si uniscono, dice il rettore. Si sente di vivere da tempo un periodo intenso di passione e, dunque, si attende davvero la Risurrezione del Signore, perchè – aggiunge – si riaccenda la speranza umana per una rinascita del Paese. Padre Alwan spiega che viene sentito molto l’appuntamento di preghiera serale che da ottobre 2019 è stato condiviso sui social. Sempre più persone si uniscono a questo appuntamento e almeno un milione di fedeli si collegano ogni giorno dall’estero. Molti altri si sono aggiunti per le celebrazioni del Triduo pasquale. La preghiera in Libano è più viva che mai.

 

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