Il Burkina Faso minacciato dalle violenze

Ennesimo atto terroristico in questi giorni nel nord del Burkina Faso, area del Paese dell’Africa occidentale che, come gran parte del Sahel, continua a stare nella morsa del terrorismo. Il 5 agosto di 60 anni fa, il Paese che allora si chiamava Alto Volta, si rendeva indipendente e il 4 agosto del 1984 prendeva il nome di Burkina Faso. Con noi per ripercorrerne le vicende l’esperto della Società geografica Jean-Leonard Touadi

Fausta Speranza – Città del Vaticano

Almeno sei persone, soprattutto bambini, sono rimaste uccise dall’ordigno esplosivo improvvisato scoppiato nel nord del Paese nella notte tra sabato e domenica scorsi al passaggio del carro che li riportava a casa dopo il pascolo del loro bestiame. Si tratta di uno dei tanti sanguinosi attacchi di jihadisti che dal 2015 hanno ucciso oltre 1000 persone e provocato un milione di sfollati. La violenza jihadista, che è spesso accompagnata da conflitti tra comunità, ha ucciso negli ultimi anni oltre 4.000 persone in Mali, Niger e Burkina Faso, secondo i dati delle Nazioni Unite.

Grave la situazione di tutto il Sahel

Preoccupa sempre di più la situazione in tutto il Sahel e nel Paese che festeggia 60 anni di indipendenza attraversando però il periodo più inquietante della sua storia, come conferma Jean-Leonard Touadi, presidente del Centro relazioni per l’Africa (Cra) della Società geografica:

Traffici e interessi minano l’area

Il professor Touadi ricorda che purtroppo negli ultimi anni quasi quotidianamente si verificano attentati, più spesso al nord e più frequentemente contro militari e forze dell’ordine, ma spesso anche a danni di civili, come l’ultimo . E di recente è successo anche che sia stata interessata la capitale Ouagadougou e anche obiettivi civili. Touadi ricorda che tutto il contesto della regione del Sahel vive un aumento della violenza jihadista, unito a traffici di esseri umani e di armi.

Il problema delle influenze esterne

Spiega che alcuni analisti di recente stanno parlando di “Sahelenistan” e questo perché si associa questa area a quella intorno all’Afghanistan, che purtroppo si è caratterizzata per violenze terroristiche e scontri. Sottolinea inoltre come subito dopo l’indipendenza ci siano stati periodi difficili per il Burkina Faso, nell’avvicendarsi di colpi di Stato o di  scontri tra fazioni, ma afferma che quello attuale è il momento più inquietante perché l’espandersi di influenze esterne segna una escalation di violenze imprevedibile.

https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2020-08/burkina-faso-indipendenza-paese-violenze-intervista.html