Vertice Ue–Africa: si lavora per una nuova cooperazione

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Avviare una forma di cooperazione nuova: questo l’obiettivo del vertice Ue-Africa che si è aperto ieri a Bruxelles e che riunisce 80 tra capi di Stato e di governo. Si tratta del IV incontro al massimo livello a partire dal 2000 ma vede confrontarsi due continenti profondamente cambiati negli ultimi 5 anni. Il segretario generale dell’Onu, Ban ki-moon, in occasione dell’incontro ha ribadito: “Agire rapidamente per fornire supporto alla popolazione” del Centrafrica in piena crisi”.

Il servizio da Bruxelles di Fausta Speranza:

“Investire in capitale umano, sviluppo e pace”. Questo il titolo del vertice, che nasconde un po’ i veri problemi: territori fuori controllo in Africa e migrazioni. Per la prima questione, i leader europei si sono presentati con una decisione appena presa: la missione militare di 800 soldati per il Centrafrica. Per la seconda, il dibattito è tutto aperto dopo la destabilizzazione di Egitto e Libia, in passato interlocutori particolari. Ma non siamo ancora al vero nodo del vertice: una rinnovata cooperazione commerciale. Ad un’Europa in crisi, si presenta un’Africa forte del recente sviluppo di intensi scambi con altri colossi, a partire dalla Cina. Tra le delegazioni dei Paesi africani si sente una sicurezza nuova: “Innanzitutto – dice una giornalista venuta dal Camerun – è importante che l’Europa non si presenti più a dettare le condizioni di tutto…”. Al momento l’Ue resta il primo partner commerciale dell’Africa, così come il primo donatore di aiuti, ma il vertice in corso sembra far intravedere equilibri nuovi di confronto.

Testo proveniente dalla pagina del sito Radio Vaticana del 3 aprile 2014