Nobel per la pace all’Unione Europea

Nobel per la pace all’Unione Europea, promotrice di democrazia e diritti umani

Il premio Nobel per la pace 2012 è stato assegnato all’Unione Europea. Il Comitato norvegese ha spiegato che l’Ue e i suoi membri per oltre sei decenni hanno contribuito al “progresso della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa”. Il servizio di Fausta Speranza:

Germania e Francia hanno combattuto tre guerre nel giro di 70 anni, ma oggi un conflitto sarebbe impensabile. Negli Anni Ottanta, sono entrati Grecia, Spagna e Portogallo e la condizione per la loro adesione è stata l’instaurazione della democrazia. L’ammissione della Croazia, il prossimo anno, e l’apertura di negoziati con il Montenegro sono passi per rafforzare il processo di riconciliazione nei Balcani. Tutti esempi concreti di promozione della pace e della democrazia, riportati dal Comitato di Oslo.

Le reazioni onorate da Bruxelles si moltiplicano quanti sono i vertici: il presidente dell’Europarlamento, Schultz, afferma che il premio è per tutti i cittadini europei. La vicepresidente, Roberta Angelilli, sottolinea la responsabilità di fronte alle sfide attuali:

“L’impegno per la pace e per la difesa dei più deboli, delle persone più vulnerabili è uno dei pilastri delle istituzioni comunitarie. Noi siamo onorati di aver ricevuto questo riconoscimento, ma è uno stimolo ulteriore per continuare un impegno proprio per la pace, per i diritti umani, ma anche per la solidarietà e la coesione sociale, soprattutto in un momento di crisi economica. Non ci sono in ballo conflitti armati, ma ci sono in ballo conflitti economici, generazionali, che ovviamente dobbiamo affrontare con grande sforzo, così come dobbiamo comunicare ai cittadini che l’Europa c’è”.

Il capo della Commissione europea, Manuel Barroso, sottolinea che l’Unione Europea rappresenta “qualcosa di molto prezioso per il bene degli europei e del mondo”. Il presidente permanente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha parlato dell’Unione Europea come “il più grande operatore di pace nella storia”. E ci sono poi le congratulazioni di tanti: tra questi, il segretario generale della Nato, Rasmussen, che rimarca come l’Unione Europea abbia giocato “un ruolo vitale nel curare le ferite della storia” e, aggiunge, nel promuovere riconciliazione e libertà.

Radiogiornale del 12 Ottobre 2012