Dopo l’accordo per il Sudan, resta il dramma Darfur

E’ tornata in primo piano la questione del Darfur, la regione occidentale del Sudan dove la situazione è tutt’altro che stabilizzata. Nei giorni scorsi sono stati rapiti, e rilasciati solo dopo alcuni giorni, 18 rappresentanti dell’Unione Africana. A sequestrarli, sul confine tra Sudan e Ciad, sono stati dissidenti della formazione ribelle ‘Movimento per la Giustizia e l’Eguaglianza’ (JEM), il gruppo che con il ‘Movimento per la liberazione del Sudan’ (SLM) capeggia la ribellione nel Darfur contro il governo di Khartoum. Dunque, mentre c’è tutta la positività della recente pace ritrovata in Sudan dopo anni e anni di guerra civile tra nord e sud, resta la preoccupazione per il Darfur. Per gli accordi di pace, così come per i tentativi oggi di mediare tra ribelli e governo di Khartoum, è evidente il significativo contributo della Comunità di Sant’Egidio. Della situazione attuale, dunque, Fausta Speranza ha parlato con Vittorio Scelso, tra gli inviati della Comunità in Sudan:

16 ottobre 2005