Ultima pubblicazione:
Fortezza Libano
Luglio 2020, Infinito Edizioni
Prima presentazione a Roma 23 Luglio:


Premi :
Giustizia e Verità, Giornalismo di inchiesta intitolato a Franco Giustolisi 2018

Libero Bizzarri Giornalismo Internazionale 2018
per reportage televisivo
con il regista Stefano Gabriele, a San Benedetto del Tronto
Stampa di qualità Israele 2017
per trasmissioni speciali radiofoniche
cerimonia a Milano
Giornalismo Europeo 2011
per approfondimento radiofonico
cerimonia a Bruxelles
Fausta Speranza è giornalista inviato dei media vaticani: al Radiogiornale internazionale di Radio Vaticana dal 1992 e nella redazione esteri de L’Osservatore Romano dal 2016 (prima donna a occuparsi di politica internazionale nel quotidiano della Santa Sede).
Ha collaborato per anni con Limes, RadioRai, Famiglia cristiana e – occasionalmente ma pubblicando in Prima pagina – con il Corriere della Sera e Il Riformista.
Tra le altre pubblicazioni, coautrice, con altri giornalisti, del libro Al mio paese Sette vizi. Una sola Italia. (Edimedia Edizioni), un viaggio inedito nella storia d’Italia che ha ispirato un cortometraggio, uno spettacolo teatrale all’Eliseo, un concorso per giovani su Repubblica.
Vista con gli occhi del geniale amico architetto ed artista Enzo Carpentieri:

————–
“Ma nondimen, rimossa ogni menzogna,
tutta tua vision fa manifesta
e lascia pur grattar dov’è la rogna”
(Dante, Paradiso, XVII, 127-9)
Ho riportato questa frase di Dante all’inizio della mia tesi per il Diploma di Giornalismo, intitolata “Il diritto di critica”. A distanza di 25 anni, voglio tenerla nella home page di questo sito che ho allestito per raccogliere frammenti del mio percorso professionale. Lo scopo è conservarli in modo più ordinato, ma è anche quello di condividerli con chi si imbatterà in queste pagine.
Ci sono altre frasi che conservo nel cuore e nella mente, come questa esortazione latina:
“Sapere aude”
Abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza! Compare già in Orazio e poi Immanuel Kant l’ha fatta motto dell’Illuminismo. Al di là di ogni sovrapposizione, credo significhi che l’uomo non debba prescindere dal dono grandissimo della conoscenza e della riflessione, dall’esercizio del proprio senso critico. Sono convinta che non ci sia credo politico o religioso che possa legittimamente chiederci di spegnere il cervello.
San Paolo nella Lettera agli Efesini dice:
“La verità vi farà liberi”
Sant’Agostino dice:
“Ama et fac quod vis”
Non ho la presunzione di pensare di essere sempre stata,
a livello professionale e umano, all’altezza di questi insegnamenti,
ma ho la consapevolezza di averci seriamente provato